ATTENZIONE!
Questo articolo potrebbe ferire il tuo sentimento cattolico.
Lo stesso sentimento che concede i funerali ai mafiosi ma non a Welby per aver scelto di morire senza soffrire, lo stesso che definisce l’aborto un delitto abominevole ma perdona la pedofilia, lo stesso che si indigna per la satira di Guzzanti ma tollera volgarità di ogni tipo, inclusa la mercificazione della donna; lo stesso sentimento, in definitiva, che è sempre attentissimo al punto formale ma è più che permissivo in punto morale.
[È strana la storia del rimanere offesi. Il fatto che i cattolici si offendano sembra dargli sempre ragione, a prescindere da ogni ragione. Anche gli omosessuali che vedono i propri diritti umani schiacciati da bigotti con una vita sessuale tanto repressa da pensare di poter dire agli altri come scopare sono offesi, ma nessuno se li incula. Metaforicamente.]
Se dovessi sentirti offeso, per una volta, ricordati di essere cattolico e porgi l’altra guancia.
Inoltre, dato che Dio è ovunque ed è in ogni cosa allora questo articolo è un atto di Dio.
Proprio come l’aids in Africa, una catastrofe o il televoto del Grande Fratello.
Papa Francesco Vs Cristiano Ronaldo Vs Freddie Mercury
Angelo Giuseppe Roncalli in arte Papa Giovanni XXIII e Karol Wojtyla in arte Papa Giovanni Paolo II sono santi.
Il giusto riconoscimento per una vita dedita alle opere di bene, alla spiritualità e all’oscurantismo.
“Hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia”
Il 27 aprile 2014 si è consumata una manifestazione di portata mondiale, storica e senza antecedenti; preceduta, coadiuvata e seguita da una overdose mediatica riservata solamente ai mondiali di calcio, alle elezioni politiche, alle elezioni religiose o ai funerali di quelli che, già oggi, vengono venerati come super uomini.
Almeno ottocentomila pellegrini hanno marciato su Roma armati di fede profonda e portafogli; d’altronde c’è la crisi e i buchi nell’asfalto della capitale sembrano portare direttamente all’inferno.
L’evento è stato trasmesso in 3D e nei cinema con impianto Dolby Surround, come una partita del Real di Cristiano Ronaldo o un concerto dei Queen, per non perdere nemmeno una nota di fede.
Una escalation di sacralità conclusasi con Bergoglio, trascinato dai papa boys, che ha spaccato la chitarra sull’altare.
Addirittura, per l’occasione, la lotta contro i diritti delle donne e degli omosessuali è stata sospesa.
Ottocentomila persone, niente male davvero, ma si poteva far di meglio considerando i 2000 anni di marketing aggressivo a cui siamo sottoposti: dal battesimo agli altri sacramenti, dall’ora di religione al crocifisso nelle scuole, dall’ingerenza nella politica all’ingerenza nei costumi; ci preparano a momenti come questo da quando siamo nati.
La premiazione era nell’aria, come l’oscar per Sorrentino, ai due Papi vengono riconosciuti dei miracoli, due per Wojtyla e uno per Roncalli.
In tutti i casi si tratta di guarigioni ritenute “inspiegabili” da una attenta giuria nominata dalla “Congregazione per le cause dei santi” (suona estremamente imparziale, vero?) formata, mi immagino, da specialisti con banane nelle orecchie e cilici attorno alle cosce.
Uno di questi miracoli vede come protagonista una suora: suor Caterina Capitani.
Gravemente malata dice di aver sentito la voce di Roncalli che le diceva:
“Mi hai molto pregato… Mi avete strappato dal cuore questo miracolo”
Quindi, sostanzialmente, più preghi più possibilità hai di salvarti; se non preghi abbastanza ti tocca morire.
Semplice come lo leggi; Paolo Brosio, quindi, è immortale.
Ma il bello viene dopo, suor Caterina dice di aver sentito Roncalli aggiungere:
“Va’ dal professore, fatti visitare, fa delle radiografie e fai mettere tutto per iscritto, perché un giorno queste cose serviranno”
Vuoi vedere che lo spirito di Roncalli pensava già a diventar Santo?
Evidentemente in paradiso esser santi è un po’ come essere assessore.
[E la gente ci crede! Certo è che non puoi aspettarti diversamente da chi crede a serpenti parlanti, vergini incinte e resurrezioni.
Al confronto la saga di Harry Potter è il manifesto del movimento realista.]
Durante la cerimonia di canonizzazione sono presenti quattro papi: due morti, un morente emerito e l’altro vivo. Vivissimo.
Bergoglio è il mattatore dello show, non a caso le vendite di gadget che, in qualche modo, lo rappresentano superano quelle dei santi novelli; scelto per essere mediatico come Wojtyla e per avere l’approccio pastorale di Roncalli risulta essere il Justin Bieber delle ultra-settantenni.
[Letteralmente prese d’assalto le teste dondolanti del Papa vigente, pare che diverse vecchiette le applichino al vibratore]
Bill Maher dice che c’è un parallelismo tra le rock star e le figure religiose: sono soliti vestire costumi molto elaborati per catturare l’attenzione della gente. Non ci credevo fin quando non ho visto volare sul palco dentiere e pannoloni.
Non dimentichiamo che i giovani di oggi saranno i vecchi rincoglioniti di domani, così potranno pregare e votare Berlusconi.
Perdendo loro la Chiesa perderebbe denaro, eredità, consensi e quindi potere.
Ad ogni modo tutta ‘sta rivoluzione di Bergoglio non passa certamente dal diritto delle donne e dall’aborto.
Francesco ha infatti definito l’aborto un “delitto abominevole” aggiungendo che la vita va difesa “fin dal suo concepimento”. Peccato che i feti, dopo l’aborto, non abbiano diritto ad un funerale; quindi non sono persone.
Dopo il concertone per il gregge inizia l’after.
Muoversi per Roma è bello ma è proibitivo, gli affitti e le camere d’albergo costano, per l’occasione, un occhio della testa; non resta che andare in Chiesa a pregare fino al mattino.
Oppure recarsi al Piper, famosa discoteca Romana, che per l’occasione diventa Cristoteca dove si potrà bere e commettere atti impuri nel nome di Cristo nostro Signore.
(Per maggiori informazioni clicca qui http://vice.com/it/read/festa-papa-francesco-piper-roma)
Il problema non è la spiritualità, il credere in qualcosa di superiore.
Fin quando questo ti aiuta a vivere meglio ed è un viaggio, una speranza o un bisogno ben venga.
Il problema è che non si possono sopportare tutti questi consensi ipocriti verso l’istituzione Chiesa che è un covo di ambiguità ed intrighi dove la missione umana rappresenta solo una piccola parte.
Non posso accettare che decisioni chiave per gli Stati siano prese da persone religiose ed irrazionali costrette, o quasi, ad esserlo per ottenere i consensi dei fedeli della religione di appartenenza.
Legittimati da un libro di fantasia; la religione al potere è pericolosa perché porta le persone ad accettare come una prova di fede decisioni prese per convenienza e denaro.
Penso che la Chiesa non possa vendere certezze.
Il dubbio è una scelta, per me, molto più intelligente.
Anche io, a mio modo, sono bigotto.
Tempo stimato di lettura: 3 Ave Maria e 2 Padre nostro.
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