Nel bel mezzo del suo sgonfiamento, SEL ha voglia di festeggiare. È così che va in scena in questi giorni in piazza San Giovanni la festa del partito, che si chiama “Selfie – Roma scatta a sinistra”.
Il clima politico ovviamente non è dei più solari, sono dieci i parlamentari fuoriusciti dal gruppo per sostenere più o meno apertamente il governo. Al di sotto della diaspora, l’apparente amletico e un po’ mortificante dilemma: è di sinistra distribuire 80 euro ad alcune fasce di popolazione?
Ma se c’è da fare la conta, meglio farla in allegria. Questo mercoledì c’era una strana distensione nell’aria. Sarà stata la frescura della sera, saranno stati i panini con salsiccia e la Peroni ai tavolini; o sarà stato per l’imminente comizio di Nichi Vendola, Curzio Maltese, Ida Dominijanni e Pippo Civati, e vedere qualche faccia di grido dalle parti di SEL in questo periodo non fa mai male.
Con una presenza in Parlamento già tutt’altro che florida, che cede di giorno in giorno qualche elemento all’armata renziana, il nocciolo si compatta sul motto brechtiano: “ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati“.
Questo diventa il leit-motiv della serata, e, ci si può scommettere, della futura esistenza del partito fino a nuove evoluzioni.
Così, la necessaria alternativa alle intese sempre più larghe viene declinata in tutte le sue forme.
Da Curzio Maltese che è “sceso dal carro prima che diventasse quello del vincitore” e che ha trovato tutta la folla a fare il percorso inverso.
Da Ida Dominijanni –dando per scontato che l’intera platea della festa la conoscesse, come anche il resto del potenziale elettorato di sinistra italiano– che ha paura di un grande partito di governo che non vuole essere più parte e che non vuole riconoscere una sinistra al proprio interno.
E da Pippo Civati che si ostina “orgogliosamente” a fare lo stonato all’interno del coro per affannarsi a tenere insieme sinistra e governo.
Solo qualche settimana fa, Vendola da una parte e Civati dall’altra pensavano a come attirare i fuoriusciti 5 Stelle in un polo alternativo. Ora Vendola ha i propri fuoriusciti verso il grande polo, e Civati continua e continuerà ad essere un fuoriuscito dentro.
Tante piccole riserve indiane, insomma.