Per un essere umano dotato di interesse medio, quello posizionato tra il rasoio di Occam e l’ascia di un boscaiolo bavarese, l’azione alla base di ogni azione è chiedersi perché, conoscere la causa. La difficoltà di astrazione dell’essere umano dotato di interesse medio (tutti i liceali si sono prima o poi chiesti cosa diavolo fosse il noumeno se non una definizione da imparare a memoria) conduce alla sopraffazione della causa da parte della colpa, dotata di un vantaggio: è facilmente collegabile ad una persona o ad un oggetto. Insomma, qualcosa a cui dirigere un ricordo appassionato dei familiari deceduti, delle abilità sessuali materne o qualcosa da dirigere contro qualcuno o qualche altra cosa.
Dall’estinzione dei dinosauri al governo Renzi, siamo in grado di trovare una colpa per tutto. E se non ci riusciamo, guardiamo Adam Kadmon. Lasciate stare l’asteroide, se vivete col rimpianto di aver apprezzato (?) la sgraziata dismetria di Kim Kardashian e non quella di un Tirannosaurus rex. Non date la colpa a Tiziano e Laura, se quella sera hanno preferito non guardare Milleluci alla tv. E neanche allo spermatozoo che ce l’ha fatta, il caso merita rispetto.
La soluzione, però, non è il benaltrismo e neanche il gomblottismo. La soluzione è la causa ultima, il motore immobile aristotelico: è tutta colpa di Saturno.
Saturno è una donna un po’ bruttina, magari con le tette piccole, soffre la prorompenza di Giove che le è a fianco ed allora si abbiglia con degli anelli, convinta di aver recuperato lo svantaggio naturale, senza aver mai letto Pirandello a riguardo.
Saturno, tuttavia, ha un potere che va oltre l’aspetto fisico. Saturno è stronzo. Se per colpa di Marte, ci storciamo il dito incastrandocelo nello sportello dell’automobile, per colpa di Saturno, ci storciamo tutte le dita per una bastarda, lenta e paziente artrite reumatoide che si insinua nelle nostre articolazioni.
Saturno è anche comunista.
Attenzione, non è un invito a leggere gli oroscopi. L’astrologia è più di Paolo Fox o della penultima pagina dei quotidiani. Come fa un oroscopo ad esser valido per tutti senza considerare che tutti siam diversi? Per questo, Rob Brezsny, dare compiti per tutti ogni settimana non fa di te un astrologo, al più un saggio dispensatore di consigli. Solo che non posso fare a meno di leggerti, di seguire ciò che scrivi posso, invece, tranquillamente.
Non è neanche un invito all’astrologia, che è più scienza di quanto sembri e quindi per niente facile da comprendere. Quello che ho imparato è che è colpa di Saturno se perdo la ragazza, la partita, la schedina, le chiavi di casa, la testa, l’abitudine ad andare in bagno dopo pranzo.
Lamentarsi, però, non serve. Bisogna agire: bisogna eliminare Saturno.
“Cosa facciamo stasera, Prof?”
“Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo, tentare di eliminare Saturno!”
Il primo problema è arrivarci. Qui potete leggere di chi sta organizzando viaggi su Marte e, vista la concorrenza, mi permetterei di chiedere di differenziare l’offerta, ovviamente abbassando i prezzi.
Il secondo problema, se il primo sarà mai superato (e se non lo si supererà, è ben chiaro di chi è la colpa), è come eliminarlo. Le strade sembrano essere due: aizzare una rivoluzione anulare, così da spingere gli anelli a trasferirsi sul vicino Urano, ed irridere Saturno di essere una brutta copia di Giove (sperando che non si arrabbi, Saturno); utilizzare l’idrogeno di cui Saturno è composto come carburante per le nostre automobili fino all’esaurimento scorte e pianeta.
Il terzo problema, se i primi due saranno mai superati, è se le negatività continueranno ad esserci. A quel punto può aiutarci Ferzan Ozpetek, con il film adatto, Saturno Contro, quando fa dire all’oroscopista interpretata da Ambra Angiolini: “Lei crede nella reincarnazione? Perché se lei ha una vita di merda, magari la prossima sarà meravigliosa.”
